Sono uno dei prodotti regionali più conosciuti nel mondo e uno “street food” ante litteram. Da veri abruzzesi, ecco cosa ti consigliamo.
Gli arrosticini, per noi abruzzesi, sono una questione molto seria.
Innanzitutto, sono fatti di carne di pecora: non c’è altro modo di concepirli. Tutte le varianti fantasiose che in questi anni si vedono anche al banco dei supermercati di tutta Italia (di pollo, di tacchino, di verdure, etc), per noi abitanti veraci della regione forte e gentile sono più o meno un obbrobrio dissacrante: mai e poi mai accetteremmo di chiamarli arrosticini! Spiedini, forse, ma arrosticini mai e poi mai.
Altra cosa: gli arrosticini si cucinano sulla tradizionale canaletta o canala e sui carboni. Padella, piastra o griglia elettrica non sono ammesse e quando la tv o i social propongono certe soluzioni a noi abruzzesi viene la pelle d’oca.
Una volta messe in chiaro queste regole di base possiamo andare avanti 😊
Arrosticini per tutti: ecco come li mangiamo in Abruzzo
Una cena a base di arrosticini è sempre una festa: al ristorante oppure nel giardino di casa, quando il profumo invade le narici non c’è dieta che tenga e si può iniziare a sfilare i bocconcini succosi dallo stecco usando i denti. Forse non sarà pienamente contemplato dal bon ton ma l’arrosticino non ha bisogno delle buone maniere per essere gradevole, è buono sempre!
Ma cosa non può mancare, insieme agli arrosticini, in una tavola abruzzese verace?
- “Pane onto”, cioè pane unto con abbondante olio extravergine d’oliva di produzione regionale. Molti usano tamponare l’arrosticino sul pane perché il pane prenda il sapore della carne e l’arrosticino quello dell’olio nostrano (altra perla!) delicato e pungente al punto giusto.
- Formaggio pecorino locale che in Abruzzo di certo non manca. In questo caso siamo più tolleranti: sono ammessi anche formaggi vaccini o caprini, tanto il protagonista resta lui, l’arrosticino!
- Una padellata di “Pipindun’ e ov’” ovvero di peperoni e uova, un contorno con la carica calorica di un pasto completo ma che non spaventa la capacità digestiva degli abruzzesi. È una vera delizia, fritta in abbondante olio extravergine e con una dose di aglio sufficiente a conservarne il ricordo per alcuni giorni.
E da bere? Vino, vino abruzzese, naturalmente!
Quale vino abbinare agli arrosticini?
Quando si parla di carne alla brace il vino rosso è sempre la prima scelta e in terra nostra si traduce in un solo nome: Montepulciano d’Abruzzo.
È un vino giustamente strutturato, con un buon livello di alcol che aiuta a gestire la componente grassa e pulire la bocca, invitando a un altro morso e a un altro sorso. Un binomio perfetto per un pasto tutto abruzzese.
Il Montepulciano d’Abruzzo è particolarmente adatto ad essere consumato con la carne alla brace grazie alla sua struttura e complessità. La robustezza dei tannini e la vivace acidità del vino si bilanciano perfettamente con i sapori intensi e affumicati della carne grigliata. In particolare, gli arrosticini, spiedini di carne ovina tipici dell’Abruzzo, trovano un perfetto abbinamento con questo vino. Gli arrosticini, caratterizzati da una preparazione semplice ma saporita, beneficiano della capacità del Montepulciano d’Abruzzo di esaltare i sapori della carne senza sovrastarla, mentre la sua acidità aiuta a pulire il palato dai grassi, rendendo ogni boccone una nuova esperienza gustativa.