I vini che maturano nelle vasche di cemento (anziché legno o acciaio) guadagnano un profilo organolettico e gustativo differente. Ecco dove puoi trovarli.
Nel cuore dell’Abruzzo, in un ambiente tanto suggestivo quanto fertile sorge la Cantina Jasci, un’azienda vinicola che combina tradizione e innovazione. Costruita interamente in bioarchitettura, ha fatto della sostenibilità il suo punto di forza, distinguendosi non solo per la produzione di vini biologici, ma anche per il recupero di tecniche di vinificazione non più molto comuni ma dai risultati straordinari.
Parliamo della maturazione in vasche di cemento. Ma perché scegliere il cemento? Un materiale tanto antico quanto rivoluzionario, che sta vivendo una seconda giovinezza nel mondo enologico, andando ad affiancare e spesso a sostituire legno e acciaio. Scopriamolo insieme.
La storia delle vasche in cemento vetrificato
Nella prima metà del Novecento, il cemento vetrificato era il materiale per eccellenza utilizzato per la produzione di contenitori e serbatoi destinati alla vinificazione e alla maturazione del vino. Tuttavia, con l’avvento di botti in legno e barriques, e successivamente di serbatoi in acciaio, il cemento è stato progressivamente accantonato. Le ragioni di questa scelta risiedevano principalmente nell’evoluzione dei gusti dei consumatori e in alcune problematiche relative alla conservazione delle vasche in cemento, più delicate e complesse da manutenere.
Ma grazie a tecniche di rivestimento, di manutenzione e alla riscoperta di processi antichi (come il vino in anfora, altro materiale molto di moda ultimamente) il cemento è ritornato in auge, riscoperto da produttori di vino desiderosi di sfruttarne le proprietà uniche di questi materiali.
Le vasche in cemento sono state usate fino agli anni ’70, prima che venissero progressivamente sostituite da contenitori in acciaio inossidabile. Tuttavia, recentemente, si è assistito a una rinnovata attenzione per queste strutture.
Le proprietà delle vasche in cemento per la maturazione dei vini
Le vasche in cemento hanno caratteristiche ideali per la vinificazione. Innanzitutto, il cemento è un eccellente isolante termico, in grado di mantenere una temperatura costante e impedire sbalzi termici che potrebbero danneggiare il vino o modificarne il profilo organolettico in modo sensibile.
La sua moderata porosità garantisce un minimo passaggio d’aria e ossigeno, fondamentale per una corretta maturazione del vino. Inoltre, il cemento protegge il vino da pericolose vibrazioni esterne, promuovendo un ambiente ideale per il lavoro dei lieviti.
Infine, e forse più importante, il cemento è un materiale neutro che non cede al vino sostanze aromatiche e questa è la più grande ed importante differenza con il legno che invece rilascia aromi tipici che “ammorbidiscono” il vino se utilizzati in modo sapiente ma ne omologano – in qualche modo – anche il profilo gustativo. In cemento, invece, il vino esprime pienamente il bouquet di profumi tipici del terroir e del vitigno di origine.
Da un punto di vista tecnico, dunque le vasche in cemento offrono diversi vantaggi che si possono riflettere sul vino, primo fra tutti il fatto che esso tende a ridursi meno rispetto a quelli conservati in acciaio. Questo potrebbe essere particolarmente utile per i vini rossi da invecchiamento, che beneficiano di un periodo di affinamento prolungato.
Il cemento non conferisce caratteristiche aromatiche al vino, permettendo una evoluzione più “naturale” del vino stesso. Questo è ritenuto un vantaggio da alcuni produttori che cercano di lasciare intatte il più possibile le caratteristiche organolettiche del vino, come Jasci.
Le caratteristiche dei vini maturati in cemento
I vini conservati in vasche di cemento conservano una purezza ed un’autenticità uniche. Ne risulta un vino che esprime appieno il carattere del terroir e del vitigno da cui proviene, senza interferenze al patrimonio aromatico. Si tratta di una scelta che privilegia l’originalità e la genuinità, in linea con la filosofia di produzione biologica e sostenibile.
Nella Cantina Jasci, il processo di vinificazione nelle vasche di cemento è un ritorno alle origini, ma con una visione innovativa. L’uso del cemento come materiale di conservazione e maturazione del vino permette di mantenere la freschezza e la vivacità delle uve, esaltando i loro profumi e sapori naturali. Questo approccio favorisce la creazione di vini complessi e strutturati, con un perfetto equilibrio tra acidità, tannini e dolcezza.
La maturazione nelle vasche di cemento, inoltre, consente un’ossidazione controllata, che apporta al vino una maggiore stabilità e longevità. Il vino, così, può evolvere lentamente, mantenendo nel tempo le sue caratteristiche organolettiche e migliorando la sua struttura e complessità.
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L’esperienza di degustazione dei vini Jasci
La degustazione dei vini è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Ecco perché, almeno una volta nella vita se sei un appassionato, potrebbe essere interessante conoscere e percepire le differenze tra vini maturati in acciaio, in legno (botti grandi o piccole, di primo o secondo passaggio) ma anche in cemento.
L’assenza di sostanze aromatiche cedute dal cemento permette di percepire i profumi autentici delle uve e del territorio. Al palato, i vini mostrano una freschezza ed una pulizia sorprendenti, con una rotondità e un equilibrio che li rendono estremamente armoniosi.
I vini Jasci che passano in cemento rappresentano un perfetto esempio di come l’innovazione possa convivere con la tradizione, riportando in auge metodi antichi senza rinunciare alla ricerca di nuove soluzioni. L’uso delle vasche di cemento è solo uno degli aspetti che rendono questa cantina unica, un luogo dove il rispetto per la natura si unisce all’amore per il vino, dando vita a prodotti di altissima qualità. Una storia di passione, innovazione e rispetto per la natura che si riflette in ogni bottiglia prodotta.
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